OGM

OGMSelezione naturale e selezione biogenetica.

Una svolta storica. Siamo di fronte ad una rivoluzione destinata a segnare la nostra epoca. Non si pecca d’esagerazione paragonando la biogenetica alle scoperte che hanno segnato il progresso umano nel bene e nel male, come la scoperta del fuoco e la scoperta dell’energia atomica.

Il fuoco può essere strumento di distruzione, ma ci consente di nutrirci, riscaldarci e ci fornisce un’energia facilmente controllabile. Il nucleare a ottant’anni dal suo primo utilizzo bellico ed a sessanta dalle prime forme d’impiego civile ha un bilancio controverso (scorie radioattive non eliminabili, conseguenze irreversibili degli incidenti da centrali termonucleari).

Nei confronti degli alimenti modificati geneticamente il giudizio deve rimanere ancora aperto. I benefici sulla carta sono ampiamente superiori agli eventuali rischi ipotizzabili, ma la prudenza è d’obbligo.

Cibo e religione. Tutte le religioni riconoscono una valenza sacra al cibo.

Il dio che consigliò a Romolo la fondazione di Roma ed il ratto delle Sabine è Conso, un piccolo dio pagano che i romani identificavano nel seme di farro, sposo di Opi, Madre Natura.

La religione cattolica fa ripetuti riferimenti al cibo. Il pane ed il vino dell’ultima cena. La moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il seme disperso che resiste nella terra arida ed è destinato a nuova fertilità.

Il genoma del cibo quotidiano non solo fornisce sostanze chimiche indispensabili alla sopravvivenza, ma appartiene anche al retaggio culturale e religioso.

Le modificazioni genetiche del cibo consentite dal progresso dovranno rispettare le leggi della natura, non solo per motivi meramente tecnici, ma anche per il valore culturale e religioso che viene universalmente attribuito al cibo. Non c’è alcuna differenza tra natura che si ribella e furia divina.

Per saperne di più:

http://www.dietapuerari.it/index.php?module=Documenti&func=document&docid=46

http://www.dietapuerari.it/index.php?module=Documenti&func=section&secid=252

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Prebiotici

I prebiotici sono le fibre di cui si nutrono i batteri intestinali amici. Sono le fibre di frutta, verdura, legumi, frutta secca a guscio, semi dei cereali e loro farine, cereali e tuberi cotti lasciati raffreddare (patate, manioca, tapioca). Si tratta di: inulina, pectine, frutto oligosaccaridi, fibre amido-resistenti. Assumendo un’adeguata quantità di frutta...

Probiotici

I batteri amici vengono chiamati probiotici. Possono essere classificati in due grandi categorie: permanenti e transienti. I permanenti si duplicano nell’intestino e sono una presenza stabile. I transienti sono batteri forniti dalla alimentazione, svolgono un ruolo benefico lungo il transito intestinale, ma vengono eliminati con le feci.

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Disbiosi

Gli squilibri della flora batterica intestinale vengono chiamati disbiosi. Sono sostenuti dalla riduzione dei batteri amici e dall’aumento di quelli dannosi. La disbiosi provoca uno stato infiammatorio cronico che danneggia la parete del tubo digerente. L’infiammazione infatti, rende la mucosa intestinale permeabile a sostanze dannose

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proteine e immunità

Proteine e immunità

Le immunoglobuline dette anche anticorpi sono proteine. Sono a forma di ypsilon. I due estremi della ypsilon variano a seconda della struttura degli antigeni da combattere. A carenza di proteine corrisponde carenza di risposta immunitaria. Le proteine possono essere immaginate come dei nastri costituiti da subunità ricche d’azoto