Carni Rosse

Carni rosseL’OMS ha inserito le carni rosse lavorate tra i cancerogeni maggiori e quelle non lavorate tra i probabili cancerogeni.

La carne lavorata è quella che è stata sottoposta a processi di salatura, solidificazione, fermentazione, affumicatura o addizionata per esaltarne il sapore o prolungarne la conservazione. La lavorata è solitamente di maiale o di vacca, ma può anche essere una miscela di carni rosse, pollame, interiora o sottoprodotti della carne tipo il sangue.

Esempi sono i wurstel, gli hot dog, i prosciutti, le salsicce, la carne in scatola, la  carne secca, i sughi. La carne lavorata nel Nord Europa e negli Stati Uniti è composta prevalentemente da miscele (hot dog, wurstel), ben diverse dagli insaccati della grande distribuzione italiana.

Negli Stati Uniti ed in molti paesi del Sud America, inoltre, l’uso di ormoni (estrogeni, anabolizzanti) per aumentare la massa degli animali d’allevamento è consentito. In Italia no. Si tratta di un rischio aggiunto che le rigide normative italiane fanno evitare.

Le carni, non solo le rosse, sono fonte di proteine ad alto valore biologico e di ferro facilmente assorbibile.

Escludere le carni dalla dieta comporta per tutta una serie di categorie sensibili (età dell’accrescimento, gravidanza, allattamento, convalescenza, attività sportiva, attività lavorativa pesante …) pericolo di anemia, diminuzione delle difese organiche, rallentamento del ricambio. Non tutti i fisici sono in grado di sopperire all’esclusione della carne.

Le carni rosse possono essere inserite in un alimentazione differenziata ed equilibrata, alternate ad altre fonti di proteine con valore biologico simile.

Per saperne di più:

https://www.dietapuerari.it/index.php?module=Documenti&func=section&secid=270

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Probiotici

I batteri amici vengono chiamati probiotici. Possono essere classificati in due grandi categorie: permanenti e transienti. I permanenti si duplicano nell’intestino e sono una presenza stabile. I transienti sono batteri forniti dalla alimentazione, svolgono un ruolo benefico lungo il transito intestinale, ma vengono eliminati con le feci.

Disbiosi

Gli squilibri della flora batterica intestinale vengono chiamati disbiosi. Sono sostenuti dalla riduzione dei batteri amici e dall’aumento di quelli dannosi. La disbiosi provoca uno stato infiammatorio cronico che danneggia la parete del tubo digerente. L’infiammazione infatti, rende la mucosa intestinale permeabile a sostanze dannose

Colesterolo

Il colesterolo è un grasso che garantisce funzioni essenziali. Membrana cellulare. La membrana cellulare viene descritta come mosaico fluido. Le componenti della membrana, infatti, non fungono da barriera impenetrabile, ma da porta di scambio vitale. Lo strato interno della membrana cellulare, alla base della fluidità strutturale

Probiotici

I batteri amici vengono chiamati probiotici. Possono essere classificati in due grandi categorie: permanenti e transienti. I permanenti si duplicano nell’intestino e sono una presenza stabile. I transienti sono batteri forniti dalla alimentazione, svolgono un ruolo benefico lungo il transito intestinale, ma vengono eliminati con le feci.

Probiotici

I batteri amici vengono chiamati probiotici. Possono essere classificati in due grandi categorie: permanenti e transienti. I permanenti si duplicano nell’intestino e sono una presenza stabile. I transienti sono batteri forniti dalla alimentazione, svolgono un ruolo benefico lungo il transito intestinale, ma vengono eliminati con le feci.

Probiotici

I batteri amici vengono chiamati probiotici. Possono essere classificati in due grandi categorie: permanenti e transienti. I permanenti si duplicano nell’intestino e sono una presenza stabile. I transienti sono batteri forniti dalla alimentazione, svolgono un ruolo benefico lungo il transito intestinale, ma vengono eliminati con le feci.

Prebiotici

I prebiotici sono le fibre di cui si nutrono i batteri intestinali amici. Sono le fibre di frutta, verdura, legumi, frutta secca a guscio, semi dei cereali e loro farine, cereali e tuberi cotti lasciati raffreddare (patate, manioca, tapioca). Si tratta di: inulina, pectine, frutto oligosaccaridi, fibre amido-resistenti. Assumendo un’adeguata quantità di frutta...