Category Archives: Medicina complementare

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Dietologi Cremona: trattamenti e terapie

Dietologi Cremona: trattamenti e terapie

Dietologia e Neurologia. Dietoterapia. Medicina Ufficiale e Medicina Complementare. Utilizzo della farmacopea di base con ricorso ausiliario alle risorse di Fitoterapia, Omeopatia, Iridologia. Le due Specializzazioni del Dr. Puerari comportano frequentemente il trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Anoressia Nervosa, Bulimia).

 

Dietologi Cremona - impedenzometriaDietologia. Terapie nutrizionali per l’adulto e per i bambini: obesità, allergie, diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, colon irritabile, diverticolosi o diverticolite del colon, gastrite, esofagite, colite ulcerosa, morbo di Crohn, insufficienza pancreatica, insufficienza epatica, calcolosi della colecisti, insufficienza renale, calcolosi renale, disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa, bulimia), magrezza, carenze nutrizionali.  Per il dimagramento si prescrivono regimi di dietoterapia normoproteica, ipocalorica, bilanciata che, a fine cura, permettono di mantenere stabili i risultati. Di fatto insegnano ad alimentarsi correttamente e diventare autosufficienti. I programmi sono personalizzati. La strumentazione di supporto consiste in impedezometria, plicometria, calibri antropometrici, altimetro.

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Oligoterapia Cremona

Oligoterapia 

Oligoterapia CremonaGli oligoelementi sono metalli o metalloidi che si trovano in quantità infinitesimali negli organismi viventi sia animali sia vegetali. Gli oligoelementi sono dei biocatalizzatori che accelerano e rendono possibili le reazioni biochimiche. Sono indispensabili alla vita cellulare.

Nel 1932 Jaque Menetrier intravide la possibilità di sfruttare la capacità terapeutica degli oligoelementi. Ne propose l’uso preventivo nei confronti delle predisposizioni patologiche che chiamò Diatesi (dal greco diathesis: disposizione).

Menetrier individuò quattro grandi predisposizioni associate a specifici oligoelementi: Diatesi n. 1, Allergica-Artritica (manganese); Diatesi n. 2, Ipostenica-Infettiva (manganese-rame); Diatesi n. 3, Distonica (manganese-cobalto); Diatesi n. 4, Anergica (rame-oro-argento).

Individuò inoltre un gruppo di oligoelementi complementari con singole indicazioni.

La diluizione degli oligoelementi è la 8a decimale (DH) in fialoidi.

I Sali di Schüssler sono 12 singoli oligoelementi in compresse da sciogliere in bocca alla diluizione 6a decimale.


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Fitoterapia Cremona

Fitoterapia Cremona

fitoterapia cremonaLe Tinture Madri sono preparazioni liquide derivate dall’azione solvente dell’alcool su materie prime di origine vegetale. La metodologia Francese stabilisce che le Tinture Madri debbano essere preparate da piante fresche essiccate in forno a 100-105 °C fino a raggiungimento di peso costante e successivamente macerate in alcool a gradazione tale da garantire un rapporto ponderale tra la pianta disidratata e la tintura ottenuta di 1/10. La macerazione deve prolungarsi per circa 21 giorni in recipienti neutri e protetti dalla luce.

Le piante e le loro parti (semi, radici, corteccia, fiori, foglie) devono essere raccolte nel rispetto del tempo balsamico. Le Tinture Madri contengono tessuti di vegetali maturi con una completa espressione dei principi attivi. Garantiscono ampi margini terapeutici e di sicurezza. Sono comunque farmacologicamente attive, paragonabili ai comuni farmaci. Le Tinture Madri servono come base delle preparazioni omeopatiche. In fitoterapia vengono utilizzate da sole o in complessi sinergici.


Fitoterapia Cremona: macerati gliceridi

Mentre le Tinture Madri sono ottenute da tessuti vegetali maturi, i gemmoderivati sono ottenuti a partire da tessuti vegetali giovani (gemme, giovani getti, giovani radici). Questi tessuti giovanili sono contraddistinti da un intenso ritmo di moltiplicazione cellulare. Vengono detti embrionali o meristemi. Il germoglio conserva in sé la capacità e la potenza anabolica della cellula primitiva, qualunque sia l’età della pianta. Una sola di queste cellule può ricreare l’intero vegetale. Il gemmoderivato acquisisce l’energia vitale primordiale che contraddistingue i germogli. I gemmoderivati sono preparati per macerazione a freddo di gemme, giovani getti, radicette freschi in una miscela di acqua, alcol, glicerina. Il rapporto tra pianta e solvente è di 1/20. Il prodotto ottenuto viene ulteriormente diluito 10 volte. I macerati gliceridi sono abitualmente utilizzati in fitoterapia in associazioni sinergiche. Sono degli ottimi disintossicanti, drenanti, rivitalizzanti, antinfiammatori, ricostituenti. La gemmoterapia viene anche chiamata terapia meristematica.


Fitoterapia Cremona: decotti

Il decotto si ottiene con parti di erbe (foglie, cortecce, semi, radici, bacche). Gli strumenti necessari per la preparazione sono un colino ed un pentolino.  Trattandosi di un procedimento volto ad ottenere effetti curativi, le piante vengono chiamate droghe. Si inizia ponendo sul fondo del pentolino una piccola quantità opportuna della droga prescelta. Si aggiunge la quantità di acqua indicata per la droga. Si porta ad ebollizione e si lascia sobbollire dai cinque ai quindici minuti a seconda delle indicazioni.

Alla fine della cottura il decotto deve essere filtrato attraverso il colino e lasciato raffreddare per qualche minuto prima di essere bevuto. Nell’attesa è meglio coprire la tazza con un coperchio per non lasciare evaporare i principi attivi. I decotti possono essere per uso interno sotto forma di bevande, ma anche per usi esterni come impacchi, lavaggio delle ferite, pediluvi.

I decotti più utilizzati sono il decotto di cicoria (digestivo ed ipoglicemizzante), il decotto di ortica (epatoprotettore), il decotto di tarassaco (drenante biliare), il decotto di timo (protettivo del cavo orale e prime vie aeree).


Fitoterapia Cremona: tisane
Sono costituite da una o più erbe. Le associazioni sono studiate in modo che un’erba sia il principio attivo, una seconda erba sia in grado di potenziarne l’effetto ed una terza sia aromatizzante, conferisca cioè un sapore gradevole alla bevanda.

In commercio si trovano in bustine preconfezionate o sotto forma di erbe secche essiccate, tritate, mondate, setacciate. Preparazione semplice, si versa l’acqua bollente sulle erbe e si copre
il pentolino con un coperchio. Poi si scola col colino senza comprimere.

Le proporzioni in genere sono le seguenti: una bustina per tazza oppure 10-12 grammi di miscela per 1 litro d’acqua. Le tisane più frequentemente usate sono la tisana di tiglio (sedativa), la tisana di finocchio (carminativa), la tisana di biancospino (ansiolitica), la tisana di rosa canina (difese immunitarie).


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Omeopatia Cremona

Omeopatia Cremona

omeopatia cremonaCurare il simile col simile. Il fondatore dell’Omeopatia è un medico tedesco, Christian Friedrich Samuel Hahnemann, che visse tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento ( 17551843).

Hahnemann iniziò a curare i suoi pazienti con dosaggi infinitesimali di sostanze che, a dosaggi più alti, avrebbero provocato gli stessi sintomi e danni della malattia da combattere.

Le cure mediche ai tempi di Hahnemann si basavano su salassi, clisteri, purganti, incisioni, cataplasmi, decotti. Il prodotto chimico più frequentemente usato era il sublimato di mercurio.

Una medicina, quindi, con poche risorse, non più all’altezza delle sfide della storia: le scoperte geografiche, il commercio coi nuovi mondi, le guerre di conquista.

Nella seconda metà del settecento l’Omeopatia nacque come risorsa alternativa alla ormai inadeguata medicina ufficiale. In quel tempo non solo Hahnemann  si muoveva fuori dal contesto ufficiale, ma anche il medico inglese Jensen stava sperimentando cure considerate eretiche.

Mentre il tedesco Hahnemann scopriva i fondamenti dell’Omeopatia, l’inglese Edward Jenner (1749-1823), infatti, apriva la strada  della medicina moderna inoculando piccole quantità di batteri di vaiolo vaccino a pazienti esposti al contagio, proteggendoli.

Pochi decenni più tardi un chimico francese,  Louis Pasteur (18221895), proseguì  questo cammino dando origine alla microbiologia moderna, alla sterilizzazione batterica, alle vaccinazioni.

Che cosa hanno in comune questi uomini? Tutte e tre sfruttano la risposta dell’organismo alla cura per ottenere la guarigione. Non usano cure soppressive, ma cure attivatrici.  Jenner e Pasteur col loro metodo stimolavano le difese immunitarie, mentre Hahnemann metteva in moto la risposta energetica dell’organismo nel suo insieme.

I rimedi omeopatici non vengono semplicemente diluiti. La loro diluizione si accompagna contemporaneamente alla cosiddetta succussione (scuotimento). Vengono scossi un numero di volte pari all’entità della diluizione (decine, centinaia, migliaia di volte …).

Questo metodo di preparazione arricchisce il rimedio finale di energia. Si tratta di un’energia che può essere rilevata con apparecchiature idonee (rilevatori elettromagnetici). Ogni rimedio possiede una lunghezza d’onda sua propria che i moderni strumenti di rilevazione sono in grado di registrare e riprodurre.

Le somministrazioni omeopatiche non forniscono sostanza chimica ponderale, ma energia volta a suscitare nell’organismo le risposte utili alla guarigione.

Il primo medico ad accorgersi della differenza tra diluizione semplice e diluizione accompagnata a succussione, fu James Tyler Kent (1849–1916), medico statunitense itinerante che notò come i rimedi che trasportava nella bisaccia del calesse, usato per i suoi spostamenti (rimedi a lungo scossi dal viaggio), fossero molto più efficaci degli stessi rimedi tenuti negli scaffali del suo studio.

Hahnemann e Kent sono considerati i padri dell’Omeopatia. A loro si devono i testi di riferimento l’Organon ed il Repertorio.

Christian Friedrich Samuel Hahnemann  Organon dell’arte di Guarire, 1810.  “Organon der Rationellen Heilkunde” Allgemeine Anzeiger, 1810

James Tyler Kent Repertory of the Homœopathic Materia Medica. Lancaster, PA: Examiner Printing House, 1897


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Iridologia Cremona

Iridologia Cremona

Iridologia CremonaL’Iridologia studia la porzione colorata dell’occhio chiamata iride. L’iride è un organo fittamente innervato che viene stimolato sia dall’ambiente esterno che dall’organismo.

La conformazione trasparente dell’iride è facilmente esaminabile. Non sono necessarie tecniche invasive, ma semplici lenti o strumenti ottici.
La struttura dell’iride rispecchia la costituzione dell’individuo. Le malattie, l’invecchiamento, le abitudini dannose possono alterarla.

L’analisi dell’iride può essere d’aiuto alla pratica medica poiché fornisce informazioni sulla costituzione, sulla risposta nervosa, sui danni provocati dall’invecchiamento, dalle malattie, dalla familiarità.

Le connessioni tra gli organi interni e la superficie corporea sono sfruttate in numerosi campi della medicina: Agopuntura tradizionale Cinese, Riflessologia, Kinesiologia …

Il medico ungherese I.V. Peczely (1826-1911) intuì che questo approccio poteva essere applicato anche alla superficie dell’iride. Nel 1871 Peczely incominciò a divulgare le sue scoperte.

Nel 1880 pubblicò una mappa della proiezione degli organi sull’iride, destinata ad essere il punto d’inizio della iridologia moderna  (“Entdeckungen auf dem Gebiete der Natur und Heilkunde”, Budapest, 1880).

Il primo medico che confermò questi riscontri fu un medico tedesco, E. Schlegel che rielaborò e sviluppò le ricerche di Peczely (“Die Augendiagnose der Dr. Ignacz Von Peczely”, Tubingen, 1886).

Peczely e Schlegel sono considerati i padri di questa disciplina.


L’analisi dell’iride viene sfruttata anche a scopi totalmente differenti dal benessere.

Trattandosi di una struttura individuale irripetibile (come le impronte digitali) e modificandosi nel tempo molto lentamente, l’iride fornisce dati certi ed affidabili per il riconoscimento dell’individuo.

L’analisi dell’iride a scopo di sicurezza per il riconoscimento delle persone, viene fatta con camere ad infrarossi che forniscono immagini monocromatiche.

I segni di riconoscimento utilizzati sono più di 250 (lacune, archi di contrazione, raggi di contrazione, pigmenti, appiattimenti pupillari …).

Questi segni sono in buona parte gli stessi codificati dalla scuola iridologica tedesca che li descrive dettagliatamente ed inserisce in una classificazione che prevede tredici conformazioni di base che possono incrociarsi in ciascun individuo in decine di modi diversi (tre costituzioni, cinque tipologie, cinque diatesi).

L’iridologia è una disciplina poco considerata dalla medicina ufficiale, essa ha, tuttavia, molti punti in comune con la tecnica di riconoscimento della persona che è una tecnica accreditata, diffusa, sfruttata per motivi di sicurezza da stati, enti, organizzazioni internazionali.

In considerazione dell’enorme mole di dati facilmente acquisibili con le due tecniche di analisi dell’iride (benessere e sicurezza), I punti di incontro tra i due campi d’utilizzo possono essere molto utili al progresso in medicina e potenziarsi a vicenda.